Tuesday, November 28, 2006

Libertà tecnologica

Si comincia a sperimentare nella pratica la difficoltà di bypassare i sistemi di protezione di Windows Vista e Office 2007. E siamo appena agli inizi. Presto vedremo utenti che urlano rabbiosi di fronte ad un monitor che non ne vuol più sapere di visualizzare le immagini a causa dei nuovi sistemi di DRM. Utenti obbligati a pagare centinaia di Euro per scrivere due righe con il word processor e ascoltare un brano di musica neanche tanto bello.
La mia speranza cresce, comincio ad intravedere all'orizzonte la possibilità di un cambio di mentalità. Sono speranzoso che finalmente, l'utente comune, parsimonioso, attento alle sue scarse finanze, cominci a guardarsi attorno. Che si ricordi di quelle parole sentite ed ignorate tempo addietro: Linux... Open Source... Thunderbird... Open Office...
Chissà che non sia la volta giusta; che finalmente la spinta sia abbastanza forte da spingere anche l'utente comune, pigro per definizione, ad impegnarsi un po' di più, ad imparare qualcosa di nuovo, per poter acquistare un po' di libertà tecnologica ed economica.
Io nel frattempo continuo ad incitare la Microsoft, li invito ad alzare i prezzi, a sviluppare sistemi di protezione sempre più difficili da violare.
Come diceva quel detto? Più si stringe il pugno più sabbia esce dalle dita?

Tuesday, November 21, 2006

Documenti online

E' da qualche tempo che utilizzo la gestione documenti online di Google: l'ho trovata molto interessante, perciò ho cominciato a promuoverla tra gli amici nonché in ufficio.
La contestazione che ricevo è sempre la stessa, appena si comincia ad utilizzarlo seriamente: "Ma come mi posso fidare? Mettere i documenti importanti su un computer che non sia il mio? Ho paura..."

E' sempre lo stesso problema che si ripete, proviamo ad imparare qualcosa dal passato.
70 anni fa era naturale tenere i pochi risparmi nel materasso, o sotto la mattonella della cucina; fu un passaggio lungo e difficile quello operato dalle banche per convincere la gente che era più sicuro affidare i soldi a loro anziché tenerli in casa. Oggi fa quasi paura tenere troppi contanti in casa, l'utente si sente più sicuro quando i suoi soldi sono su un conto corrente, registrati su un record di un database di Oracle.
Bene, oggi la battaglia per questo nuovo passaggio mentale sta incominciando; il futuro è online, i nostri dati sono più sicuri su un server di Google, sotto backup, con firewall che a casa difficilmente possiamo gestire; Google non ha interesse a rubarceli, come la banca non ha interesse a rubare dai conti corrente. Il loro guadagno sarà in canoni di abbonamento, piuttosto che pubblicità varie.
Il futuro è online, ci sta aspettando, la prima battaglia sarà il cambio di pensiero negli utenti, la seconda nell'avere infrastrutture decenti che permettano un accesso veloce, sempre, ovunque.
Ma la seconda battaglia non può partire fino a quando non sarà vinta la prima; quando la gente comincerà a vedere i vantaggi dei servizi online.
E finalmente avremo un sistema operativo online, i nostri dati e servizi sempre accessibili: dal computer del frigorifero, dal navigatore dell'auto, dal palmare, dal cellulare...
Dati sempre condivisibili, con chi vorremo noi; così tutti i nostri amici potranno vedere le foto che stiamo scattando durante la nostra vacanza in Brasile senza neanche aspettare che torniamo. Penserà la nostra macchina fotografica a pubblicare le foto che ci piacciono sul nostro spazio condiviso con loro.

Attendo pazientemente, combattendo la mia battaglia...